Palazzi curiosi a Torino

Palazzi curiosi a Torino

Passeggiando per Torino tra arte e palazzi

Il palazzo con il piercing

Passeggiando per Torino fate caso a questi tre palazzi che sono come dire un po’ bizzarri e curiosi.
Nel cuore di Torino, in via palazzo di città troviamo Il palazzo con il piercing. Dalla piazzetta corpus domini, se guardate in alto verso il 4 piano potete ammirare un grosso piercing. L’installazione è un’opera d’arte moderna che l’architetto Levi creò in collaborazione con Clostraat, gruppo di artisti ed architetti. L’opera che in realtà s’intitola “BACI URBANI” venne creata nel 1996 e doveva essere un’installazione temporanea; ma ancora oggi possiamo ammirarla; ai lati del piercing sgorgano due gocce di sangue, da un lato rosso dall’altro blu.

La fetta di polenta

Spostandoci in zona Vanchiglia ,tra via Giulia di Barolo e corso san Maurizio, possiamo osservare quella che per i Torinesi è nota come fetta di polenta, così chiamata per la curiosa forma dell’edificio che sembra una vera e propria fetta di polenta dal colore giallo. In passato fu nota anche come “casa luna” e “spada”. In realtà il palazzo si chiama Casa Scaccabarozzi dal nome della moglie di Antonelli. Il palazzo sorge in zona Vanchiglia, che è anche il nome della società di costruttori a cui fu commissionata la costruzione dell’edificio nel 1840. Della società faceva parte Antonelli, che progettò quest’edificio sembra più per scommessa che per un’esigenza di costruzione. L’architetto vi abitò con la moglie per qualche anno visto che nessuno voleva abitarci per paura che crollasse, si pensi che il lato più corto di questo palazzo dalla forma trapezoidale misura appena 54 centimetri.

Palazzo Ledalvigi

Parlando di Torino da sempre città magica non posso non raccontare la storia del Palazzo Trucchi di Levaldigi, in via XX Settembre, conosciuto come Palazzo del Diavolo. Il portone del Palazzo fu costruito nel 1675, su richiesta di Giovanni Battista Trucchi di Levaldigi, intagliato e adorno di fiori frutta amorini ha il batacchio centrale che raffigura il diavolo intento ad osservare i visitatori che bussano alla porta. Questa è la versione storica, ma di questo portone abbiamo anche diverse versioni “magiche” tra cui quella che sia comparso una notte dal nulla. La leggenda narra che una notte uno stregone continuava a invocare il diavolo, quest’ultimo stufo decise di imprigionarcelo creando appunto un portone che lo stregone non riuscì più ad aprire.

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